martedì 28 febbraio 2012
martedì 7 febbraio 2012
Un ospite speciale
Una delle due, alla veneranda età di 101 anni e 6 mesi, ieri pomeriggio, mi ha fatto recapitare un messaggio tramite i miei genitori e mi chiedeva se il giorno dopo potessi andarla a prendere per accompagnarla a messa dato che la persona che in genere l'accompagna non c'era
"Allora le chiedo di rimanere a pranzo" ho subito pensato.
Come al solito la mia nonnina riteneva di darmi già abbastanza impicci con il rito dell'accompagnamento a messa, ma io desideravo fortemente trascorrere un pò di tempo con lei. Sono andata a prenderla e mentre mia zia (con la quale abita) mi chiedeva informazioni sulle mie scarpe, lei si era già infilata in macchina ed io "aspetta che ti aiuto".
Dopo pranzo si è riposata un pò e quando anch'io ho finito tutte le faccende mi sono seduta affianco a lei ...e vaiiii! Ha cominciato a raccontare ( e vi assicuro che ha tanto da dire).
Il punto di partenza sono state le ragazze d'oggi giorno troppo spudurate per i suoi gusti .Invece ai suoi tempi quelle sì che erano ragazze per bene perchè avevano delle mamme per bene non come le mamme di oggi che non sono capaci di dare regole. E lo "sguardo" fulminante del padre, non come i padri di oggi. E quelli che si separano e poi si rifidanzano. E qui sono rimasta un pò sorpresa anch'io perchè pensavo che solo le vedove, così come ha fatto anche lei, dovessero rimanere fedeli al defunto marito, invece no... cosa sono queste porcherie il marito deve rimanere unico se si vuole mantenere un certo decoro.
E come vi siete conosciuti tu e nonno?
Mi ha raccontato che lei non lo voleva, che lui l'ha corteggiata più di un anno, che si sentiva troppo piccola (lei 19 lui 27), ma alla fine ha dovuto cedere all'insistenza sua e di sua madre e così si è sposata e lui è stato un bravo marito e padre che già dalla prima sera, prima di andare a letto, le consegnò il denaro che aveva da parte dicendole che poteva disporne a suo piacimento, non come facevano gli altri mariti che alle mogli non davano niente se non botte.
E poi i figli, tanti, e i parti ancora di più... e la malattia, si perchè pochi anni dopo il matrimonio stava per morire e le avevano dato anche l'estrema unzione...e la guerra.. e il lavoro... e la morte che è venuta....perchè Dio ha voluto così.
Meno di un anno fa ho perso l'altra nonna di 5 anni più giovane. A casa di mia madre quando c'era una, c'era anche l'altra e allora era tutto un'intrecciarsi di storie, ricordi, modi di dire, risate, pianti: tra loro c'era sintonia e noi ne abbiamo sempre tratto grandi benefici.
So di essere spuduratamente fortunata ad averne una ancora in vita ed un'altra che rivive in lei, perchè io l'ho vista e sentita mentre ascoltavo, ed era seduta con noi ed io sentivo le sue risate mescolarsi alle nostre.
Non so perchè ma mi riduco sempre di sera tardi a scrivere (quei pochi blog) quando non ci vedo quasi più dal sonno e mi rileggo sempre tutto per controllare che non ci siano errori, anzi lo so: a quest'ora le ragazze dormono e c'è un pò di pace e silenzio. Risultato: per scrivere quattro righe ci impiego due ore se non di più, me cala la palpebra e domani la prima ad alzarsi dovrò essere necessariamente io altrimenti penseranno che è domenica... buoanotte!
Iscriviti a:
Post (Atom)